Il libro Quando il pesciolino e lo squalo si incontrarono per la prima volta scritto da Gilad Shalit, il militare israeliano sequestrato a Gaza nel 2006 e mai più rilasciato, è disponibile presso la nostra sede a chiunque ne facesse richiesta al prezzo di copertina, Euro 12, più le eventuali spese di spedizione.

Ricordo che l'intero prezzo viene devoluto alla fondazione creata dai genitori di Gilad in Israele.

[b]Dal 28 di aprile, troverete in libreria il romanzo breve "Quando il pesciolino e lo squalo s’incontrarono per la prima volta", pubblicato da La Giuntina, e scritto da Gilad Shalit all'età di dieci anni. È una parabola piena di speranza che racconta di uno squalo e di un pesciolino che hanno imparato a giocare assieme, scritta con l’ingenuità di un bambino che desideri fare amicizia, vivere in pace, e con la saggezza di un uomo, che conosce il valore dell'armonia e il prezzo che essa comporta.

Di Gilad Shalit, rapito nel 2006 da Hamas, non si sono più avute notizie.

Io credo sia inutile cercare altre parole di speranza là dove la speranza è così fragile.
Ma è lecito sperare che le sue parole non vadano perdute. Leggetelo I profitti dalla vendita del libro, che costa 12 Euro, andranno all’Associazione Keren Maor che si occupa di tenere viva la speranza che i tre soldati Gilad Shalit, Udi Goldwasser ed Eldad Regev vengano liberati.[/b]

Segue la lettera scritta dai genitori di Gilad per accompagnare il libro.

[i]Ai bambini e ai genitori, shalom!

Nostro figlio Gilad ha scritto la favola [b]Quando il pesciolino e lo squalo s’incontrarono per la prima volta[/b] nel 1997 quando aveva Undici anni. La storia è stata scritta nello spirito dei valori con i quali è cresciuto e, chissà, con l’ispirazione delle nostre antiche fonti, come è scritto: “Il lupo e l’agnello abiteranno insieme” (Isaia 11, 6).
Gilad è stato rapito in territorio israeliano dall’organizzazione Hamas e portato a Gaza domenica 25 giugno 2006 quando non aveva ancora vent’anni; era un semplice soldato di leva che difendeva il confine meridionale del proprio paese. Due settimane più tardi, al confine settentrionale, sono stati rapiti dall’organizzazione Hezbollah Udi Goldwasser ed Eldad Regev mentre svolgevano in territorio israeliano il loro servizio militare di riservisti.
Sono già passati venti mesi da questi rapimenti. Mentre questo libro viene pubblicato Gilad è ancora prigioniero nella striscia di Gaza, e Udi ed Eldad sono prigionieri in Libano. Noi, insieme a molte altre persone in Israele e nel resto del mondo, siamo preoccupati, abbiamo nostalgia e attendiamo con impazienza il ritorno a casa di Gilad, Uri ed Eldad, e ci auguriamo che giunga presto il giorno in cui un pesciolino e uno squalo potranno giocare insieme, come ha scritto Gilad anni fa, prima di essere rapito.

Aviva e Noam Shalit[/i]

 

3 Responses to Quando il pesciolino e lo squalo s’incontrarono per la prima volta

  1. Admin ha detto:

    E' vero,la fiaba è poetica, ma spero che la conclusione della vicenda di Gilad Shalit si concluda in modo positivo. So che durante la sua prigionia ha scritto delle lettere, forse è ancora vivo e mi auguro possa tornare a casa dai suoi genitori e alla vita normale. Non oso pensare in quale condizione sia tenuto: l'odio irrazionale fa fare cose tremende. Spero davvero che presto possa tornare nella sua amata terra e ai suoi affetti. Che il Signore ti benedica, caro Gilad
    Licia Bertani

  2. Admin ha detto:

    E' vero,la fiaba è poetica, ma spero che la conclusione della vicenda di Gilad Shalit si concluda in modo positivo. So che durante la sua prigionia ha delle lettere, forse è ancora vivo e mi auguro possa tornare a casa dai soui genitori e alla vita normale. Non oso pensare in quale condizione sia tenuto: l'odio irrazionale fa fare cose tremende. Spero davvero che presto possa tornare nella sua amata terra e ai suoi affetti. Che il Signore ti benedica, caro Gilad
    Licia Bertani

  3. Admin ha detto:

    Non c'è niente al mondo più efficace di una fiaba. Una grande problematica del proprio Paese non può essere vista in chiave più obiettiva ed al contempo innocente, priva di qualsiasi preconcetto, di quanto appare agli occhi un bambino di 11 anni.
    Una grande ironia della sorte ha fatto sì che questo bambino, da grande, fosse sequestrato dal nemico, dalla controparte….
    Questa storia reale però non è ancora terminata e tutti noi possiamo sperare che Gilad torni nuovamente a casa.

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