Israele secondo Robert Capa

[b]Robert Capa – Fotografie da Israele – 1948/1950[/b]

Fino al [b]20 luglio[/b] è in corso al Museo Ebraico di Bologna la mostra che ricostruisce i momenti della [b]nascita di Israele [/b]attraverso le immagini scattate da uno dei più grandi fotoreporter del Novecento: [b]Robert Capa. [/b]

Recatosi a Tel Aviv nel maggio del 48 per documentare questo straordinario evento storico, Robert Capa ritrae la cerimonia della dichiarazione d'indipendenza dello Stato e il discorso del Primo Ministro, ma anche l'inizio del conflitto tra Israele e gli stati arabi confinanti.

Successivamente, egli ritorna in Israele diverse volte insieme allo scrittore Irwin Shaw per realizzare il progetto del libro "Report on Israel", narrando con le sue fotografie le grandi ondate migratorie e seguendo la nascita e l'affermazione dello Stato in ogni suo aspetto.

Le sue foto, riprese con la sensibilità che caratterizza il suo lavoro, restituiscono una visione immediata, un senso di immedisimazione e di dolcezza, nel quale è visibile lo spirito vivace e malinconico al contempo di un periodo difficile ma ancora colmo di speranza.

Nato a Budapest nel 1913 da una famiglia ebrea non osservante, Endre Friedman, vero nome di Robert Capa, inizia la sua carriera presso l'agenzia fotografica Dephot Photo di Berlino, ottenendo il suo primo incarico importante nel 1932, quando viene inviato a Copenaghen per assistere ad una lezione di Lev Trotskj.

Rifugiatosi a Parigi durante l'ascesa del nazismo, cambia il suo nome in Robert Capa, e, seguendo il suo istinto avventuroso, diverrà uno dei maggiori testimoni del secolo, ed uno dei più grandi fotograri di "Life". Il suo obiettivo ha ritratto eventi storici ed eccezionali, dalla guerra civile spagnola, alla resistenza cinese contro il Giappone, allo sbarco in Normandia, alla nascita di Israele.

Nel 1954, inviato in Indocina per fotografare la guerra dei francese, mentre accompagna una missione militare verso il delta del Fiume Rosso, si allontana dal convoglio durante una sosta, rimanendo ucciso da una mina antiuomo.