Reggio Parma Festival – Progetto Israele
Evento singolare sia per l'ampiezza del programma sia per la particolarità dei temi trattati, il Reggio Parma Festival riunisce le due splendide città emiliane attraverso una kermesse artistico/culturale di altissimo livello, allestita in un territorio in cui tradizione ed innovazione si completano simbioticamente in un eterogeneo insieme di spettacolarità .
Teatro, danza, opera, cinema e arte contemporanea colmeranno per tutto il periodo del festival i luoghi simbolo delle due città , offrendo un eccezionale susseguirsi di manifestazioni culturali del calibro di [b]Reggio Emilia Danza, Festival Verdi[/b] e [b]Teatro Festival Parma[/b].
Inoltre, l'edizione 2008 del [b]Reggio Parma Festival[/b], assume lo straordinario ruolo di interfaccia con [b]il 60mo anniversario della Fondazione dello Stato di Israele[/b], lasciando spazio libero ad un'identità artistica incomparabile come quella israeliana: vibrante, passionale e splendente, al pari dei mutevoli e suggestivi paesaggi che appartengono al paese stesso.
Iniziato il 14 aprile scorso al [b]Teatro Regio di Parma[/b] con il concerto della [b]Israel Philharmonic Orchestra diretta dal Maestro Zubin Metha[/b], il programma del festival prosegue con altri appuntamenti d'eccezione, come l'incontro con il regista [b]Amos Gitai[/b], premio Rossellini, previsto per il 6 maggio a Parma e il 7 maggio a Reggio Emilia per presentare in anteprima la sua ultima opera, [b]"Disingagement"[/b].
Seguiranno, sempre a maggio, [b]"Red 2008. Israele Danza – Omaggio a Ohad Naharin"[/b], otto serate dal 16 al 25 per offrire al pubblico quindici coreografie eseguite dalle più importanti compagnie di danza contemporanea israeliane ed europee, affiancate da due eventi collaterali esclusivi: la mostra fotografica di [b]Gogi Dagon "Dancing with a Camera"[/b], e il seminario sullo sviluppo della storia della danza di Israele seguito da un incontro con [b]Ohad Naharin[/b] in persona.
In ottobre, la seconda parte del festival sarà dedicata alla prosa con il [b]Teatro Festival Parma[/b] che, per l'occasione, darà il via ad un reciproco scambio di esperienze con il [b]Teatro Nazionale Habiman di Tel Aviv [/b]e la Fondazione Teatro Due, rappresentando 60 anni di storia anche attraverso le testimonianze degli artisti e degli scrittori di Israele, impegnati con il Festival Verdi e con gli eventi artistici, tra cui l'installazione di [b]Motti Mizrachi "Shabbat"[/b].
Un'occasione unica, quella proposta da Parma e Reggio Emilia, per avvicinarsi ai colori, agli aromi, ai suoni e all'anima di una cultura e di un popolo dalla storia complessa e difficile e dalle profonde radici.
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