Da giovedì [b]24 a domenica 27 gennaio[/b] (feriali ore 21,30-domenica 18,30), il [b]Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Provincia di Napoli[/b], presenta [b]Knorrband[/b] in "[b]Amol iz geven: c'era una volta[/b]": favole, canti e leggende della tradizione popolare [b]yiddish[/b], un evento ideato da Gianfranco Sanduzzi.
E così, i giorni dedicati alla Memoria della Shoah, diventano lo sfondo di un viaggio nell’universo infantile, ritratto attraverso racconti in musica animati da folletti spiritosi, apprendisti stregoni, rabbini, folli e principesse.
Un volo della fantasia nel delicato mondo dell’ innocenza narrato con leggerezza attraverso fiabe e musiche della tradizione popolare yiddish, per contrastare la drammatica violenza dello sterminio di milioni innocenti.
Il [b]27 gennaio 1945[/b], alle ore 11.59, si spalancarono i cancelli del campo di sterminio di [b]Auschwitz[/b], e il 20 luglio del 2000 il Capo dello Stato Italiano firma la legge n. 211 che istituisce il 27 gennaio come “[b]giorno della memoria, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti[/b]â€.
Ricordare è un diritto, in quanto in questo ricordo si riconoscono i valori di libertà e di democrazia previsti dalla nostra Costituzione, i soli sui quali è possibile costruire una coscienza autenticamente civile, ed è un dovere, perché la memoria della tragica esperienza della dittatura nazista e della successiva Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo sono il più importante patrimonio d’esperienza che abbiamo contro il rischio di vivere di nuovo una realtà simile. La nostra storia recente non deve mai cessare di essere un monito e un insegnamento: essa afferma che [b]le tradizioni civili dei popoli, se non vengono coltivate e protette, prima immiseriscono, poi decadono, infine muoiono per cedere il passo all’irrazionalità e all'ingiustizia.
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(Fonte: napoli.com)
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