[b]Centro di Cultura Ebraica
“Ovadyah Yare da Bertinoro”

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Cara amica, Caro amico,

quest’anno ricorre il 62° della costituzione della “BRIGATA EBRAICA” che ha contribuito a liberare la nostra terra dalla tirannide nazifascista.

Perché il ricordo rimanga vivo, soprattutto fra le giovani generazioni, quest’anno l’evento sarà celebrato

Martedì 5 Giugno p.v.

con il seguente programma:

– Ore 10 nel Sacrario Militare di CAMERLONA (Ravernna) si renderà omaggio ai caduti del Gruppo di Combattimento “Cremona”.

– Ore 11 nel Cimitero di Guerra Alleato di PIANGIPANE (Ravenna) si svolgerà una cerimonia, religiosa e militare, in onore dei caduti della “Brigata Ebraica”.

Sarà presente una numerosa delegazione di ex combattenti, parenti e familiari dei caduti, rappresentanti delle Forze Armate Israeliane e del Ministero della Difesa Israeliano, nonché le Associazioni di ex-Combattenti Italiane.

Alle solenni cerimonie prenderanno parte l’Ambasciatore di Israele in Italia S.E. Gideon Meir, l’Addetto Militare Ten. Col. Hagay Meyer, il Rabbino Capo di Ferrara e delle Romagne Rav. Luciano Caro.

Un cordiale Shalom.

Alfredo Boschini

Info: boschinia@inwind.it

Cari amici,

qui di seguito troverete il programma dettagliato per lo Shabbat che si svolgerà presso la Comunità ebraica di Casale Monferrato, in Vicolo Salomone Olper, 44, l'1 e il 2 giugno – 15 e 16 sivan.

Shabbat Be-ha'aloteka

a Casale Monferrato

15 – 16 sivan 5767

1 – 2 giugno 2007

Entrata di Shabbat ore 20,34

Uscita di Shabbat ore 22,02

Programma

Venerdì 1 giugno – 15 sivan

20,30 Kabbalath Shabbat e Arvit nel Beth Ha Kenesset

Sabato 2 giugno – Shabbat Be-ha'aloteka

9 Tefillà

11,30 Kiddush e Parashat ha shavua a cura di Rav Levi Hazan

16 Dvar Torà a cura dell'Ufficio Giovani Nazionale DEC-UCEI

19 Minchà

22 Arvit e Avdalà

Se necessario possiamo fornire pasti kasher, previa prenotazione obbligatoria entro e non oltre lunedì 28 maggio, con rimborso spese.

Un cordiale Shalom.

Ufficio segreteria

Roberta Cerruto

0142 71807

333 5710532

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Novità Morashà Maggio 2007

Le leggi della maldicenza
Chafètz Chayìm

L’uso della parola è per l’ebraismo un aspetto fondamentale della condotta etica, che deve essere curato quanto ogni altro.

288 Pagine – 19,00 €

Siddur italiano
Giorni feriali e shabbàt
con testo italiano a fianco

Una traduzione ispirata alla prestigiosa edizione del 1856 del Machazòr di Shemuèl Davìd Luzzatto (Shadàl), uno più dei grandi maestri dell’ebraismo italiano dell’era moderna.

696 Pagine – 35,00 €

Milano: Libreria Davar – Milano: Libreria Claudiana – Roma: Libreria Menorah

"TORAH IMMAGINI”

L’antico quotidiano. Una storia millenaria.

Dal 29 maggio al 17 giugno il Museo della Permanente di Milano ospiterà la mostra fotografica “Torah Immagini” di Manfredi Bagnai Focacci.

In che misura può essere attuale una professione le cui regole sono contenute in un testo Sacro, e a cui il suo esecutore, lo Scriba, deve sottostare severamente da oramai duemila anni?

Da questa domanda, paradigma di un’antichità delle tradizioni che contribuisce alla definizione della complessa identità ebraica, nasce Torah Immagini, un progetto culturale rivolto a tutti e soprattutto a chi, non ebreo, non percepisce di questa grande religione i tratti salienti e il volto quotidiano.

Il gesto di una mano, alla cui perizia è affidata da sempre la trascrizione del Testo Sacro e la sacralità dei luoghi entro i quali questa trova sede, insieme al desiderio di esprimere il semplice ed umano materico della Lettera di Dio, sono i tratti essenziali del lavoro esposto.

Il Museo della Permanente, luogo eletto d’incontro, propone così una lettura innovativa ed efficace dell’identità religiosa, attraverso un lungo percorso d’immagini Fine Art colte nell’intimità e articolate in una sequenza narrativa, coniugando il fascino dell’immagine tradizionale alle più moderne tecnologie di stampa.

Eseguita con stretto rigore scientifico, l’opera è avvallata dal Rabbino Emerito Elio Toaff, che ha firmato la prefazione del volume, catalogo dell’esposizione edito da Proedi Editore.

Mostra “Torah Immagini” – dal 29 maggio al 17 giugno

Ingresso Gratuito

Museo della Permanente, via Filippo Turati 34, Tel. 02 6551445

Orario: martedì – domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00

giovedì dalle ore 10.00 alle ore 22.00

Libro: “Torah Immagini” di Manfredi Bagnai Focacci, Proedi Editore, € 25 www.proedieditore.it

Uffici stampa

Museo della Permanente Proedi Arte

Cristina Moretti t. 02 6599803 Valentina Ferrari t. 02 34995.312

ufficiostampa@lapermanente-milano.it vferrari@proedi.it

Cari amici,

qui di seguito troverete il programma dettagliato per lo Shabbat che si svolgerà presso la Comunità ebraica di Casale Monferrato, in Vicolo Salomone Olper, 44, l'1 e il 2 giugno – 15 e 16 sivan.

Shabbat Be-ha'aloteka

a Casale Monferrato

15 – 16 sivan 5767

1 – 2 giugno 2007

Entrata di Shabbat ore 20,34

Uscita di Shabbat ore 22,02

Programma

Venerdì 1 giugno – 15 sivan

20,30 Kabbalath Shabbat e Arvit nel Beth Ha Kenesset

Sabato 2 giugno – Shabbat Be-ha'aloteka

9 Tefillà

11,30 Kiddush e Parashat ha shavua a cura di Rav Levi Hazan

16 Dvar Torà a cura dell'Ufficio Giovani Nazionale DEC-UCEI

19 Minchà

22 Arvit e Avdalà

Se necessario possiamo fornire pasti kasher, previa prenotazione obbligatoria entro e non oltre lunedì 28 maggio, con rimborso spese.

Un cordiale Shalom.

Ufficio segreteria

Roberta Cerruto

0142 71807

333 5710532

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Israele pronta ad esaminare l'ipotesi dell'invio di caschi blu a Gaza

Per la prima volta Israele e' pronta ad esaminare seriamente l'ipotesi dell'invio di caschi blu a Gaza,da tempo chiesto dai palestinesi.E' quanto emerge in queste ore dal Palazzo di Vetro, dove una nuova richiesta in questo senso dell'osservatore permanente palestinese Ryad Mansour sembra avere serie possibilita' di andare in porto.

L'ipotesi piace anche all'Italia, che e' attualmente membro non permanente del Consiglio di Sicurezza, per due anni dal primo gennaio scorso.

25 maggio 2007

Canisciolti.info

ISRAELE: POLIZIA AUTORIZZA GAY PRIDE A GERUSALEMME

Gerusalemme, 25 mag. – (Aki) – Dopo tre anni di attese, per la prima volta il movimento omosessuale israeliano ha ottenuto l'autorizzazione preliminare a celebrare il Gay Pride a Gerusalemme. La notizia è stata comunicata dalla polizia della Città Santa agli organizzatori della marcia, l'associazione 'Jerusalem Open House', tramite una lettera nella quale si sottolinea come non si possa fare altrimenti, dal momento che esiste una sentenza della Corte Suprema che ne autorizza lo svolgimento. Tuttavia, ha aggiunto il comandante in capo delle forze dell'ordine Ilan Franco, fa parte delle sue prerogative ''determinare, in accordo con le informazioni d'intelligence o le prove disponibili, eventuali restrizioni all'evento, la sua ubicazione e organizzazione''. Da parte loro, gli organizzatori hanno esultato per questo primo risultato positivo, senza dimenticarsi però che manca ancora l'autorizzazione ufficiale. ''La stiamo aspettando dalla polizia di Gerusalemme'', ha sottolineato Noa Satat, direttore generale dell'Open House di Gerusalemme, consapevole che – a un mese dall'evento – tutto può ancora succedere.
La storia del Gay Pride in Israele è infatti costellata di rinvii, rinunce, compromessi e smentite. La prima volta che il movimento omosessuale tenta di organizzare la manifestazione internazionale nella Città Santa è il 2005. Immediata la reazione della comunità ebraica ultra-ortodossa che, insieme a rappresentanti cristiani e musulmani, lancio' una campagna per boicottare l'evento definendolo un 'abominio'. In uno scenario di tensione – con scontri anche violenti – alla fine il Gay Pride venne 'soffocato' dalla concomitanza con il ritiro israeliano dalle colonie della Striscia di Gaza e parte della Cisgiordania. Nel timore di scontri e senza poliziotti a sufficienza perche' impegnati sul fronte di Gaza, le autorità israeliane revocarono le autorizzazioni al corteo, ridotto a manifestazione nazionale, funestato anche da un'aggressione perpetrata da un giovane ultra-ortodosso che durante il raduno si lancio' sulla folla con un coltello, ferendo tre persone.
Non e' andata meglio l'anno successivo: rimandato a settembre per il conflitto in Libano allora in corso, il corteo fu nuovamente posticipato a causa della coincidenza con le celebrazioni per Rosh Hashana (il Capodanno ebraico). La parata infine si e' svolta a novembre, non per le vie della Città Santa ma al chiuso, nello stadio del campus dell'Università ebraica di Gerusalemme, sotto la minaccia dei gruppi terroristici che promettevano vendetta per il massacro di civili palestinesi avvenuto qualche giorno prima a Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, dove un colpo d'artiglieria israeliano caduto per errore su una palazzina aveva fatto strage di donne e bambini.

(Csc/Aki)

25-May-07 11:26

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Iraq, ricompare Moqata al-Sadr e attacca Usa, Israele e Gran Bretagna

L'imam radicale sciita Moqtada al-Sadr è rientrato in Iraq dall'esilio volontario in Iran, dove era riparato in gennaio. Varcata la frontiera alla chetichella (secondo gli americani, una settimana fa) subito si è fatto rivedere nella sua moschea a Kufa, per le preghiere del venerdì.

Il potente imam sciita, leader di uno dei più influenti movimenti armati in Iraq, è entrato nella moschea, circondato dalle guardie del corpo e dai suoi più stretti collaboratori e ha fatto subito tuonare la voce. «No, no all'illegalità!, No, no all'America! No, no al colonialismo! No, no ad Israele! No, no a Satana», ha detto in apertura del sermone, di fronte a centinaia di fedeli. «Voglio ripetere la nostra richiesta di fine dell'occupazione».

Al Sadr ha iniziato così la sua predica davanti a 6.000 fedeli che hanno risposto a gran voce alle sue invettive. «Gli occupanti devono lasciare l'Iraq», ha continuato al Sadr, ordinando alle sue milizie di non affrontare le forze di sicurezza irachene. «Gli scontri favorirebbero gli interessi degli occupanti e la loro permanenza nel Paese», ha spiegato. Secondo il leader sciita, il governo iracheno «non ha diritto di chiedere la presenza delle forze straniere» nel Paese in quanto «potere esecutivo e non legislativo». Questa competenza spetta solo «al Parlamento», ha sottolineato al Sadr.

Il leader sciita radicale ha dichiarato che «il nemico comune è la trinità funesta di Stati Uniti, Israele e Gran Bretagna» e ha chiesto la fine degli scontri tra i miliziani dell'Esercito del Mahdi a lui fedeli e le forze di sicurezza governative.

Secondo l'esercito americano, il giovane religioso, a capo delle milizie dell'Esercito Mahdi, aveva lasciato a gennaio l'Iraq nel timore di essere uno dei bersagli della campagna di sicurezza congiunta lanciata dal governo locale e dagli Stati Uniti. I suoi più stretti collaboratori hanno invece sempre sostenuto che il giovane imam sciita, considerato dai fedeli discendente del profeta Maometto, non abbia mai lasciato Kufa.

Pubblicato il: 25.05.07 L’Unità online
Modificato il: 25.05.07 alle ore 15.30

 

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